Categoria: Azienda Agricola, Shopping a San Potito Sannitico
Crediamo fortemente nel ritorno alla terra e nel vivere lento della natura, rispettando i suoi tempi.
L’azienda agricola Valle Chiarelle nasce nel marzo 2012. Avendo a disposizione alcuni terreni di famiglia, nei comuni di San Potito Sannitico, Gallo Matese e Letino, abbiamo iniziato con una piccola produzione di frutti di bosco (lamponi, more e fragole), per la trasformazione del prodotto fresco e per la vendita come confetture. Successivamente ci è venuta la voglia di allargare il nostro orto per far conoscere meglio anche i fagioli e il mais di Gallo Matese, il grano di montagna… e altri legumi. Con il decreto della Regione Campania, i fagioli e il mais di Gallo Matese fanno ufficialmente parte della lista “prodotti tradizionali della campania”. Da quest’anno coltiviamo anche la cipolla Alifana, visto che facciamo parte della Comunità del cibo “I Cannavinari del Sannio-Alifano” – condotta Slow Food Matese
La scelta di coltivare la terra è nata dalla domanda: “che fine faranno questi terreni quando i nostri genitori non ci saranno più?”. Loro avevano già ridotto le coltivazioni di molti metri quadrati, lasciandone incolti la maggior parte, e l’idea di lasciarli abbandonati non ci andava giù… quindi abbiamo deciso di recuperarli tutti e di ricominciare a coltivarli. Con il nostro lavoro vogliamo portare avanti le vecchie tradizioni, che sono la vera ricchezza del nostro territorio! E’ un lavoro duro e faticoso ma ben ripagato… quando a fi ne giornata ti guardi indietro e vedi che un altro pezzo di terra è pronto per riprendere a produrre. Tutti i nostri prodotti vengono coltivati in modo naturale, proprio come facevano le nostre nonne, grandi donne alle quali dobbiamo moltissimo, per le conoscenze e per la salvaguardia di alcuni semi, ecotipi locali, che ci hanno tramandato negli anni.
Fagiolo di Gallo Matese
A Gallo Matese, paese di montagna dedito prevalentemente all’attività agricola e alla pastorizia, si coltiva il fagiolo piccolo bianco tramandato, di generazione in generazione, fi no ai giorni nostri. Il fagiolo si presenta come una pianta rampicante alta circa un metro che, sin dai tempi antichi, per ottimizzare le produzioni, viene piantato insieme al granturco, altro prodotto locale che si presenta con chicchi piccoli e di colore rossastro, da cui si ricava la farina di mais per la polenta. Il baccello, a maturazione ultimata, è di colore ocra, con semi piccoli e bianchi di forma e dimensione variabili. E’ una pianta annuale, e la varietà coltivata è un ecotipo denominato “Fagiolo di Gallo Matese”. Da evidenziare la resistenza al freddo e alla siccità; poiché siamo a oltre 800 metri di altitudine e nel territorio non vi sono sistemi di irrigazione; il suo ciclo biologico va da maggio ad agosto. La caratteristica principale di questo tipo di fagiolo è il sapore, più dolce e “cremoso”, con la buccia sottilissima, quindi facile da digerire. Questo tipo di fagiolo viene cucinato tradizionalmente in umido con le verdure (verza, cicoria, porri), con le patate, con la pasta fatta in casa, con le cotiche e con la salsiccia di maiale… ma è ottimo anche da solo, con olio extravergine a crudo e un pizzico di sale, aglio e origano.
Anche il nostro grano viene coltivato a Gallo Matese ed essiccato al sole in modo naturale, pulito manualmente per la preparazione della molitura che avviene nel vecchio mulino con macina a pietra. La farina che otteniamo è di tipo 2 o semi-integrale, meno raffi nata e quindi più ricca di vitamine, sali minerali e fibre.
Il ciclo produttivo
• Lavorazione pre-semina con aratura profonda (25/30 cm) ed erpicatura
• La semina avviene manualmente, a una distanza di 30/40 centimetri, con il p’zzucu (foraterra), nella stessa buca vanno inseriti generalmente due o tre semi di fagioli e uno di granturco per far sì che mentre crescono, la pianta del fagiolo si arrampichi alla pianta del granturco.
• Quando le piante sono ad un’altezza di circa 10 cm vengono zappate per togliere eventuali erbacce e far areare le radici.
• Dopo 15/20 giorni vengono ripresi i solchi, eliminando ancora le erbacce e avvicinando la terra alla base delle piantine. Questa operazione viene chiamata “accannatura”.
• Il raccolto viene fatto manualmente ad agosto, siccome la maturazione è scalare, i baccelli si raccolgono ogni due/tre giorni.
• Il prodotto raccolto si mette qualche giorno al sole per iniziare l’essiccazione; successivamente viene “frustato” (battuto) per separare i fagioli dai baccelli, ottenuto il prodotto finale, viene riposto in sacchi di canapa.
Nei terreni di San Potito Sannitico, coltiviamo anche i fagioli rossi e quelli “di cera”; tutti ecotipi locali che da sempre rientrano nei piatti della tradizione popolare. L’origano, il timo, il finocchietto e i funghi porcini vengono raccolti in montagna nel Parco regionale del Matese e fatti essiccare all’ombra. Tutte le altre erbe aromatiche vengono coltivate nei terreni aziendali.
I NOSTRI PRODOTTI
- Lamponi
- More e fragole
- Fagioli e mais di Gallo
- Farina integrale macinata a pietra
- Farina tipo 2 macinata a pietra
- Fagioli di cera e rossi
- Ceci bianchi e neri
- Lenticchie e Cipolla alifana
- Patata del Matese
- Lupini
- Erbe aromatiche selvatiche
- Orticoli e trasformati
Prodotti tipici Gallo Matese prodotti tipici Letino prodotti tipici San Potito Prodotti tipici San Potito Sannitico