Carpfishing
La regola fondamentale del carpfishing è il rilascio del pescato, o “catch and release” (non si uccide il pesce pescato, ma si rilascia in acqua).
Subito dopo la cattura, la carpa viene adagiata su un materassino di slamatura (dove viene tolto l’amo), un’apposita struttura morbida che protegge il suo corpo da eventuali escoriazioni provocate dal contatto con il suolo e fa sì che non perda il muco che la ricopre.
La ferita causata dall’amo viene disinfettata con cura e, in genere nel giro di pochi giorni, si rimarginerà. La carpa potrà riprendere immediatamente le normali abitudini.
Dopo aver svolto queste procedure si effettua la pesa dell’esemplare e lo si lascia andare, senza dimenticare di immortalarlo in una fotografia.
Nel caso si voglia praticare questa attività nel Matese è sempre bene informarsi preventivamente sulle autorizzazioni necessarie presso le Autorità competenti (comuni, Ente Parco).