C’è sempre una grande dose di entusiasmo nell’accingersi a scrivere qualche riga di presentazione di un prodotto editoriale che non soltanto intreccia nella sua narrazione i temi appassionanti di natura e avventura, ma che, cambiando formato, si rinnova anche nella veste grafica. Una scelta editoriale progettata già da qualche anno e oggi compiutamente realizzata, dopo il primo ciclo, decennale, che si è chiuso con l’edizione del 2015. Oggi la stampa di settore vive un momento di significativo interesse, specie se collegata alla narrazione di luoghi, eventi, itinerari, tradizioni, paesaggi.
A partire da questo numero, la Guida Turistica del Matese si candida a diventare, ancor di più, il riferimento obbligato di quanti intendano vivere da vicino, e a trecentosessanta gradi, una montagna versatile e per molti aspetti ancora inesplorata. Un altopiano carsico contenitore di sapori, profumi, colori, arti, emozioni che solo una rivista specializzata può credibilmente raccontare accompagnando per mano i propri lettori. L’ambizione di una narrazione sempre più capillare ha suggerito una revisione del nostro formato e, di conseguenza, del nostro impaginato: apparentemente rinunciamo alla spettacolarità delle immagini che hanno da sempre caratterizzato le nostre pagine nel precedente formato rivista, ma, non a caso, abbiamo scelto di affidarci alla praticità del “pocket” per poter comodamente entrare in uno zaino, in una borsa, accompagnandovi nelle escursioni e nei vostri lunghi weekend matesini.
Passiamo, se volete, da una dimensione originariamente “contemplativa” ad un approccio più empatico e confidenziale: la Guida Turistica del Matese diventa, così, un vero compagno di viaggio e di avventura: è più maneggevole, facile da sfogliare, e al suo interno continuerete a trovare indicazioni, curiosità, notizie e suggerimenti per le vostre vacanze, merito di un’attenta riflessione che da qualche tempo caratterizza il lavoro di un team orientato alla vera promozione di un territorio variegato come quello del Matese e del Medio Volturno, contigui ad altre aree di eccezionale interesse paesaggistico e ambientale come, ad esempio, la zona del Vulcano spento di Roccamonfina o del Taburno.
Ecco, allora, che nel presentare la nuova cifra narrativa della Guida Turistica del Matese, appare un collage sempre più ricco di approfondimenti, con il supporto, da un lato, delle due edizioni annuali della Guida Turistica del Medio Volturno ma, soprattutto, con la presenza “real time” di Guideslow.it, il portale che rappresenta il vero motore di questa nuova esperienza legata allo sviluppo di territori ancora estranei al turismo di massa e, per questo motivo, naturale destinazione di un diverso target di riferimento: in questo modo le “pagine social”, le App e l’interattività del sito Guideslow.it si legano all’informazione più tradizionale presente sulle pagine a stampa delle due Guide. Natura e avventura, quindi, a cavallo di una nuova sfida che gradualmente si rinnova, quasi come a voler seguire il naturale ciclo delle stagioni, il fluire lento, ritmato e sapiente di un’antica cultura rurale che oggi diventa la chiave di volta dei nostri itinerari.
Con la Guida Turistica del Matese presentiamo un angolo della Campania fra i più poliedrici: natura, escursioni, cultura, tradizione, sport estremi come ad esempio la speleologia, il canyoning, il volo libero in deltaplano e parapendio, ma anche gastronomia, paesaggio, cultura. L’elenco delle attrattive è davvero infinito. Non a caso l’offerta turistica riesce a declinarsi per 365 giorni l’anno.
Sulle nostre pagine ne presentiamo una significativa sintesi, invitandovi a gustare ogni dettaglio e a scoprire, attraverso gli eventi, gli itinerari, le mete e i paesaggi, i mille segreti dell’affascinante montagna del Matese.