RAVISCANINA
Il Comune di Raviscanina, situato in una conca naturale, è un luogo ideale per chi cerca un’atmosfera rilassante e paesaggi unici per la loro incantevole bellezza.
Il territorio si caratterizza per una grande varietà di rilievi: montagne si alternano a colline, e terrazzamenti creati dall’uomo rendono gradevole il paesaggio regalando, grazie a condizioni climatiche ideali tutto l’anno, prodotti del territorio, come l’olio ed il vino, notevoli per gusto e genuinità.
Lunghe passeggiante nel centro storico, lasciano al visitatore la piacevole scoperta di nobili testimonianze storiche e di siti artistici: la chiesa di Santa Croce, eretta nel decimo secolo, nella quale domina un affresco di notevole pregio del Bocchetti, posizionato dietro l’altare maggiore, raffigurante l’Esaltazione della Croce; il Monastero e la Chiesa benedettina di Santo Stefano, di cui oggi rimangono solo gli antichissimi muri maestri, che si ritiene appartenuta al periodo del primo cristianesimo; la fontana pubblica costruita sull’acquedotto romano e ricostruita dopo l’alluvione del 1857; ed il cippo sacrificale, risalente addirittura ad epoca precristiana.
A catturare l’attenzione dei visitatori è senza dubbio l’area di Rupecanina: caso esemplare e notevolmente spettacolare di villaggio fortificato dell’epoca tardo-medievale.
La particolarità della sua posizione geografica, posta su una collina a cavallo tra Raviscanina ed il comune vicino, Sant’Angelo d’Alife, strategica tanto per la difesa quanto per l’avvistamento dei nemici, e la presenza di caratteristiche grotte, resero il sito di Rupecanina la fortificazione di epoca normanna più grande della valle del medio Volturno.
Proprio in questo castello, secondo gli storici, e secondo quanto emerso dal ritrovamento della sua bolla di canonizzazione, nel 1219 ebbe i natali Celestino V; le sue spoglie sono state esposte nel 2011 nella chiesa di Santa Croce.
La bellissima grotta di San Michele Arcangelo, situata alle falde meridionali della collina del castello ed esplorata soltanto pochi anni fa, è chiara testimonianza di un luogo che all’epoca era particolarmente prediletto dai normanni.
La leggenda secondo la quale proprio qui l’Arcangelo Michele lottò contro il Demonio lascia un’aurea di arcano che avvolge tutta la grotta: la bellezza degli affreschi al suo interno catturano il visitatore, ma è l’imprevedibile “foro nella roccia” che lascia in ognuno il piacevole gusto del mistero.