MONTERODUNI
Tra i borghi più incantevoli da visitare, alle pendici del massiccio del Matese, c’è di sicuro il borgo di Monteroduni, con il suo centro storico di origine medievale che conserva tutt’oggi l’originario tipico impianto urbanistico, circondato da bellezze naturali.
Qui ci si può immergere tra le stradine concentriche intorno al castello, seguire i vicoli stretti e tortuosi degradanti verso la cinta di mura che un tempo proteggeva il suo borgo, scorgere dai suoi tanti piccoli belvedere squarci del panorama circostante, fatto di agri alti e boschivi, di vallate e pascoli, per giungere infine alla pianura; si può assaporare la cucina di una volta: la “zucca e fagioli”, le ”tenne e checucce” (tipico piatto locale a base di fiori e parti tenere della pianta delle zucchine) e gli innumerevoli tipi di pasta fresca fatta a mano.
A Monteroduni ogni cosa traspira del suo passato: si sente il profumo della sua storia, delle sue origini di epoca longobarda, di cui è sicura testimonianza il culto di San Michele Arcangelo, considerato, all’epoca, il protettore delle fortificazioni a difesa dei territori; si sentono riecheggiare le guerre sanguinose tra romani e sanniti; qui, come ha detto Jim Hall (musicista jazz), “sembra di essere in un altro secolo… ; il castello, la gentilezza delle persone, il cibo… E’ tutto così incredibilmente affascinante”.
Ed è proprio così: a Monteroduni si può avere davvero la sensazione di immergersi “in un altro secolo”. Basta varcare l’ingresso del Castello Pignatelli, che oggi è il simbolo eminente del borgo, e sembra di compiere un salto all’indietro nel tempo.
Il Castello Pignatelli è un luogo da visitare: aperto al pubblico, è uno dei castelli più belli del Molise, sia per la struttura architettonica, sia per lo stato di conservazione e la posizione. La storia del borgo di Monteroduni, del resto, è andata di pari passo con le vicende del suo castello: dalle origini di fortezza longobarda, agli adattamenti e restauri che ha subito nel corso dei secoli, fino all’abbandono definitivo della funzione difensiva e all’adattamento a residenza dei Pignatelli della Leonessa, ultimi feudatari del castello.
Oggi il castello, scrigno naturale ricavato tra la chiesa di San Michele Arcangelo ed il municipio, è una lussuosa residenza di proprietà comunale, attualmente in fase di restauro, che ospita manifestazioni culturali di rilievo internazionale come l’Eddie Lang Jazz Festival, che si tiene tutti gli anni ad agosto.
Vale la pena di visitare anche la chiesa di San Michele Arcangelo e l’antichissima chiesa di Santa Maria in Altissimis, costruita tra XI e XII secolo.