MACCHIAGODENA

Fondata probabilmente nel X secolo con il nome di “Maccla de Godino”, Macchiagodena conserva ancora oggi i suoi caratteri medievali, con le sue case arroccate intorno al castello; il borgo rappresenta un vero paradiso da un punto di vista naturalistico per il suo territorio dalle molteplici varietà geomorfologiche ed il paesaggio dominato dal massiccio del Matese, che gli conferisce l’appellativo di “Terrazza sul Matese”.

Il castello, attrattiva storico-culturale di notevole rilievo, costituisce invece la principale testimonianza del passato della comunità: costruito su uno sperone di roccia calcarea e affacciato su un burrone, regala al visitatore un paesaggio che toglie il fiato; la fondazione, che risale al secolo XVI, ricalca il tipo angioino-aragonese, ed è tra le fortificazioni meglio conservate nella regione Molise. Meritevoli di nota sono, inoltre, la chiesa di San Nicola di Bari e quella dello Spirito Santo, entrambe del 1600, e la bellissima fontana settecentesca con un leone in pietra risalente all’epoca romana nella piazza antistante il castello.

Il territorio che circonda il bel borgo di Macchiagodena offre al turista paesaggi unici che si aprono sui monti del Matese e lungo la valle del Biferno. In parte coperto di boschi ricchi di funghi e tartufi, in gran predominanza tartufo bianco e lo scorzone nero, di fragole e di una gran varietà di prodotti del sottobosco, presenta diversi habitat: ripide pareti rocciose e dolci declivi a prato pascolo sui versanti dei colli, divenuti oggi il regno delle farfalle. Un vero paradiso, tanto che la LIPU, intorno al selvaggio vallone Vallefredda, inserito nella zona Sic “La Montagnola”, lo ha riconosciuto come una vera e propria riserva.