FAICCHIO

Identificato da alcuni studiosi con l’antica città sannita di Faefola, Faicchio è un grazioso paesino adagiato alle falde del Monte Monaco di Gioia e del Monte Acero.

Situato com’è in una conca verde di elci, ginestre, filari di viti, frutteti e prati, per la vicinanza del massiccio del Matese, gode di un clima di bassa montagna, che lo rende particolarmente indicato nella climatoterapia per la purezza dell’aria, per la bellezza del paesaggio, per la quiete e la rigogliosa vegetazione.

Di probabile origine sannita, fu in epoca successiva sede di un insediamento romano, come testimoniano i resti di un acquedotto nella frazione Fontanavecchia, unico esempio di acquedotto dell’epoca ancora funzionante, di un criptoportico e di un ponte, il “Fabio Massimo”, risalente al III sec a.C., sul quale, secondo la tradizione, passò il dittatore romano Quinto Fabio Massimo per arrestare l’avanzata di Annibale durante la seconda guerra punica.

A dominare il borgo antico di Faicchio è però l’imponente Castello Ducale, costruito nel XII secolo per volere dei conti Sanframondo e posto in una posizione strategica, elevata rispetto al corso del fiume Titerno. Il Castello fu rinnovato alla fine del Quattrocento, e successivamente restaurato e in parte trasformato nelle attuali proporzioni ad opera dei De Martino, nel 1612; l’edificio ha la forma di poligono irregolare, con i lati raccordati tra loro da tre torrioni e la struttura che richiama il celebre “fratello maggiore” di Napoli, ossia il Maschio Angioino.

Tra le architetture religiose di maggior rilievo c’è poi il Convento di San Pasquale, situato ai piedi di Monte Erbano su una collina panoramica che domina il centro storico e l’annessa Chiesa del SS. Salvatore, tipicamente barocca, con affreschi settecenteschi incorniciati da stucchi dorati.

Data la sua invidiabile posizione, Faicchio è anche punto di partenza per numerose escursioni naturalistiche in tutta l’area del Parco Regionale del Matese, in particolare verso la vetta del monte Acero, dove sono ben visibili i tre chilometri di mura megalitiche di età osco-sannita (VI secolo a.C.), annoverate tra i maggiori esempi di architettura militare dei Sanniti; o verso il vicino monte Monaco di Gioia, dove è invece visitabile una delle grotte più belle e meglio conservate dedicate al culto di San Michele. Questa grotta di origine longobarda, posta a circa 500 metri di altitudine, presenta un’apertura semicircolare dell’altezza di sei metri e dei bellissimi affreschi di scene sacre risalenti al XII secolo, di chiaro influsso bizantino.

Paese di tradizioni, culti e sagre, Faicchio è nota anche per la bellissima Festa Medievale, a cui fa da sfondo l’imponente Palazzo Ducale, e per la Festa del Grano: riscoperta delle tradizioni e dei valori della cultura contadina dell’entroterra sannita degli anni ‘50.

Un luogo magico da visitare, in cui si fondono impeccabilmente storia, natura, tradizioni ed antichi sapori.