CAPRIATI A VOLTURNO

Tipico paesino medioevale, al confine con il Molise, situato nella parte occidentale del Massiccio del Matese, gode di un ampio patrimonio naturalistico e architettonico. Sorto probabilmente lungo la via Minucia (che collegava l’Abruzzo con la Puglia) costruita nel 445 a.C. per volontà del console Tiberio, pare in realtà che già i Sanniti l’avessero scelto come luogo di riposo e di sosta ponendovi i loro insediamenti. Al periodo sannitico risalgono infatti i resti di una cinta fortificata in località Sterpaia ealcune sepolture. Interessanti anche i ritrovamenti di antiche rovine romane come il Ponte Latrone, costruito per attraversare il Volturno, e che allora collegava le antiche città di Isernia e Alife.

Il borgo medievale, circondato da una doppia cinta muraria, sorge ai piedi del castello e venne costruito in posizione strategica proprio con lo scopo di difesa dagli attacchi invasori.

Al suo interno si possono vedere: la Chiesa di Santa Maria delle Grazie che risale ai primi anni del XVIII secolo. La chiesa, composta da una unica navata, a seguito della visita di Carlo III di Borbone, venne restaurata a spese dello stesso Re, il quale nel 1745 donò anche una bellissima tela del XVIII secolo, di scuola napoletana, che raffigura la Vergine delle Grazie circondata dagli angeli; il palazzo dei Pandone del XV secolo, con la sua porta gotica recante lo stemma della famiglia e con il portale con richiami gotico-catalani; i bei palazzi ottocenteschi della piazzetta; la Cappella di Santa Maria del Piano, costruita sulle rovine di un tempio romano, probabilmente un tempo antica cappella longobarda, con i suoi affreschi del XIV secolo, e la trecentesca Madonna col bambino.

Per il resto, data la presenza di un territorio prevalentemente montuoso e ricoperto da ampi boschi, non si può non rimanere affascinati anche dalla natura incontaminata che circonda Capriati a Volturno, ideale per praticare le classiche attività di montagna, con una tappa immancabile all’Oasi WWF delle Mortine: un’insenatura fluviale artificiale con una estensione di 25 ettari, luogo prediletto da una molteplicità di uccelli acquatici che vi nidificano. Al suo interno, sentieri naturali, capanni per l’osservazione della fauna, uno stagno didattico, un giardino botanico e aree per la sosta dei visitatori.