CANTALUPO NEL SANNIO
Questo piccolo borgo, che per le bellezze naturalistiche non ha niente da invidiare agli altri comuni del territorio e non solo, adagiato com’è su un piccolo rilievo alle spalle del massiccio del Matese, rappresenta la porta d’ingresso verso una natura pittoresca e incontaminata e offre al visitatore splendide escursioni e incantevoli scorci.
Per quanto riguarda l’origine etimologica del nome, sono molte le interpretazioni fornite dagli storiografi. Secondo alcuni deriverebbe dal greco “Katà-Lucon” (in mezzo al bosco): questa interpretazione è desunta dall’ubicazione del centro abitato, circondato da querceti e frutteti, i quali anticamente dovevano essere molto più estesi e più folti di quanto lo siano ora. Secondo altri, il nome deriverebbe invece dal bulgaro “Kan Teleped”, che significa “Capo Residenza”, ovvero residenza del capo. Questa ipotesi è convalidata dall’effettiva permanenza dei Bulgari nel Sannio, la cui usanza era quella di assegnare ai “Capi” le posizioni militarmente più sicure e climaticamente più salubri, e di concedere ai “gastaldi” le terre più esposte alle incursioni nemiche e al clima peggiore.
Il centro storico conserva caratteristiche prettamente medioevali, anche se i numerosi eventi sismici che hanno segnato la storia della comunità hanno contribuito a determinarne la trasformazione architettonica ed urbanistica; la cronaca locale ricorda inoltre il saccheggio operato il 13 agosto 1861 dalla banda del brigante Cecchino di Roccamandolfi.
Il monumento di maggior rilievo è sicuramente la chiesa parrocchiale di San Salvatore, risalente al XVIII secolo, al cui interno si possono ammirare gli altari di Santa Teresa e di San Rocco; la chiesa è affiancata da un’incantevole piazza che precede il centro storico che con i suoi edifici ottocenteschi ben ristrutturati si presenta come un buon salotto borghese.