San Gregorio Matese è senza dubbio un borgo dal fascino senza tempo.

Situato a 856 metri s.l.m. attrae molti visitatori non solo per il suo clima, ma anche per la bellezza del suo borgo. Il paese, secondo alcuni studiosi, prende il nome da un’antica basilica benedettina dedicata a San Gregorio, patrono del paese, crollata agli inizi del ‘700.

Osservandole dalla piccola piazzetta centrale, le case sembrano formare una piccola cascata sul fianco della montagna, disposte su piccoli terrazzi collegati tra loro da stradine e scalinate caratteristiche, che invitano ad una piacevole passeggiata.

“Perdendovi” tra i vicoli, potreste capitare in un passaggio strettissimo, ricordate allora che siete davanti al terzo vicoletto più stretto d’Italia, largo solo 45 centimetri. Ma ciò che rende esclusiva l’atmosfera di San Gregorio è la romantica Villa comunale in “stile parigino”, un giardino botanico tra i più belli dell’Alto Casertano, voluto da Beniamino Caso che qui ha raccolto alberi e specie floreali tra le più rare e antiche del Matese. Gli alberi ormai secolari, i viottoli e le fontane affascinano tutti e rendono questo luogo ideale per passeggiate rilassanti e romantiche.

Il borgo, riparato, incontaminato e legato fortemente alla proprie tradizioni e storia, ogni anno, nel mese di agosto, ricorda la presenza dei briganti durante il periodo risorgimentale.

Proprio al brigantaggio è dedicato l’evento principale di San Gregorio, “Le Notti dei Briganti”, dove, accanto a dibattiti e convegni di carattere culturale, non mancano laboratori di musica popolare, percorsi enogastronomici e momenti di festa per adulti e bambini, che rendono la manifestazione un evento che attira non solo storici, ma anche appassionati e curiosi.

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